Viaggio nella stravaganza stradale

 

Viaggio nella stravaganza stradale

Photo Credits: Adobe Photo Stock

Benvenuti nel meraviglioso mondo della guida automobilistica, un luogo in cui l'umorismo e il grottesco si fondono con l'ineffabile caos stradale. In questa commedia senza fine, gli esseri umani dimostrano una capacità incredibile di trasformare l'azione elementare di portare un'automobile su una strada in uno spettacolo di errori, eccentricità e bizzarrie che non smetteranno mai di sorprenderci.

A mia memoria, prima del Covid-19 le persone non guidavano cosi male e distrattamente come ora, ma se calcolaimo che anocra c'é qualcuno in giro da solo in macchina, con la mascherina, credo di aver detto giä tutto. A ogni modo é un dato di fatto che un conto è passare l'esame della patente, un conto è guidare un'automobile in modo decente. 

L'arte di frenare

Immaginatevi un'epica battaglia tra due contendenti: da un lato, il freno motore e la scalata delle marce, pronti a dimostrare la loro superiorità nella riduzione della velocità; dall'altro, il frenare senza senso, che fa un'apparizione da bradipo pigro, pronto a premere quel pedale del freno senza un motivo valido.

Nel coinvolgente scenario automobilistico, il freno motore e la scalata delle marce dimostrano tutta la loro maestria nel fornire una guida fluida ed efficiente. Ma c'è sempre quel guidatore che non si è ancora unito alla festa, che continua a ignorare le potenzialità del freno motore, preferendo frenare a ogni occasione. Forse pensa che sia un modo per mostrare il suo amore per il pedale del freno, oppure crede che i freni abbiano bisogno di un allenamento costante per rimanere in forma. Chi lo sa?

Eppure, il freno motore e la scalata delle marce sono lì, pronti a offrire un'esperienza di guida che sembra quasi una danza. Si fondono armoniosamente, come una coppia di ballerini professionisti che si muovono in perfetta sincronia. Mentre il motore ruggisce, il guidatore riduce le marce, sfruttando l'inerzia e facendo in modo che l'auto si muova con eleganza verso una riduzione di velocità controllata.

Ma il frenare senza senso preferisce ignorare tutto questo e premere con impazienza il pedale del freno, come un batterista che si diverte a suonare il rullante in un concerto di musica classica. La verità è che il freno motore e la scalata delle marce sono lì per aiutare, per rendere la guida più efficiente e sicura. Ma, ahimè, non tutti sembrano interessati a partecipare a questa festa di risparmio di carburante e riduzione dell'usura dei freni.

Forse potremmo organizzare una sorta di seminario sul "Freno motore e scalata delle marce: l'arte di risparmiare frenate inutili". Ma fino ad allora, lasciamo che il frenare senza senso faccia la sua apparizione stravagante. Dopotutto, senza di lui, non avremmo questa irresistibile commedia stradale, mentre ridiamo di coloro che continuano a frenare senza motivo.nRimpiango molto i bei tempi della doppietta sulla 500 di mia sorella.

La donna che si trucca

Va beh, qui è come sparare sulla Croce Rossa e del resto anche la pubblicità "chic" di certe auto per signora, alimenta il mito della sciura che si trucca mentre guida. Ma si sa che le donne hanno un cervello più sviluppato di quello maschile ed é quindi naturale che invece di concentrarsi su una sola attivitä, ovvero la guida, preferiscano ottimizzare il tempo sfruttando il multitasking al volante, creando veri e propri capolavori artistici anche mentre guidano. Tra rossetti, ombretti e mascara, queste abili guidatrici trasformano l'auto in un salone di bellezza ambulante. Io le invidio. Sul serio, perchè non è facile riuscire a fare male cinque cose insieme: guidare, truccarsi, parcheggiare, telefonare e suonare il clacson a caso.

L'altro giorno una tizia si lamentava con un'amica che il sistema che tiene la sua auto in carreggiata si è guastato e lei ora eve stare attenta alla strada e non può più scorrere Instagram netre va al lavoro. Instagram? Mentre guidi? No ma, va bene, tanto poi la colpa è degli youtuber con le Lambo.

L'accessorio dimenticato

Mentre attraversiamo questo curioso scenario automobilistico, facciamo una pausa per riflettere sull'uso, o meglio sul non uso degli specchietti retrovisori. Per alcuni guidatori, sembra che questi dispositivi siano solo un optional decorativo, completamente trascurati durante il tragitto. A cosa servono, dopotutto? Perché dare un'occhiata indietro quando puoi semplicemente affidarti alla fortuna e alla percezione extrasensoriale? Ma attenzione, questa pratica può trasformare il semplice cambio di corsia in un'esperienza da brivido, dove l'unico protagonista è il destino.

Per esempio si potrebbero usare per guarare se arriva qualche veicolo dietro di noi in autostrada, prima i uscire per sorpassare. Oppure prima di svoltare a caso e crediateci o no, una volta si usavano anche per posteggiare senza contare su telecamere e sensori. Pensa che io a 9 anni riuscivo a posteggiare ed antrare in garage senza danni la Lancia Flavia Coupè di papà, usando solo gli specchietti, senza mai fare un graffio a quel capolavoro color argento metallizzato disegnato da Pininfarina. Si perché negli anni '60 i bambini iniziavano a masticare di motori giä dalla più tenera età.

L'unico uso intensivo che vedo degli specchietti, ai giorni nostri é quello di centrare cestini della spazzautra strategicamente messi nei parcheggi, ciclisti e motociclisti, sui quali un giorno aprio un capitolo a parte e persone con la spesa all'uscita el supermercato. Ah, ovviamente quelli degli altri perché forse molti non lo sanno, ma la maggior parte degli specchietti retrovisori laterali, ai giorni nsotri, è ripiegabile. "Ah quindi non servono per le frecce evitando di bucare la carrozzeria?" No.

Il parcheggiatore seriale: il dominatore dello spazio

Infine, incontriamo il parcheggiatore seriale, colui che non si accontenta di uno spazio, ma ne prende due per dimostrare la sua sovranità. Questo individuo, convinto che le regole di convivenza stradale non si applichino a lui, decide di occupare un territorio doppio, lasciando gli altri guidatori esterrefatti. E chi siamo noi per discutere? Forse è solo un modo per sfidare il concetto di spazio e dimostrare che le auto possono danzare liberamente senza seguire le linee di demarcazione previste.

A me  è capitata una signora che non solo occupava due posti con una utilitaria, ma mi ha pure apostrofato in malo modo perchè avevo parcheggiato troppo vicino alla sua auto, in realtà dento i miei bravi spazi segnati per terra. Mi ha fatto notare che "in Svizzera siete abituati male. Qui in Italia si parcheggia così". poi fa niente se era facevi prima a saltarla che a girarle intorno. Il punto è che non poteva entrare in macchina pur occupando due posti, Lo so, il body shaming é una cosa brutta, ma le ho comunque sugerito di consuelgtare un dietologo ed il codice della strada. Ovviamente mi ha sepolto di insulti.

Mentre ci immergiamo in questa commedia stradale, è inevitabile chiedersi come sia possibile che nell'era delle tecnologie estreme, non siamo ancora capaci di eseguire azioni così elementari come portare un'automobile su una strada senza creare caos e pericolo per gli altri. Sorge la domanda: siamo davvero così inadeguati o semplicemente tralasciamo la responsabilità di guidare correttamente?

La verità è che, nonostante i progressi tecnologici e le risorse a nostra disposizione, l'abilità di guidare richiede disciplina, attenzione e rispetto per gli altri utenti della strada. È necessario un cambiamento culturale che promuova una maggiore consapevolezza della sicurezza stradale e una formazione più approfondita per i guidatori.

Cioè, mentre continuiamo a imbatterci in personaggi stravaganti sulla strada, ricordiamoci di non prendere tutto troppo sul serio ma anche di guidare con attenzione ed in sicurezza, magari con la cingura allacciata. Possiamo ridere di queste eccentricità, ma non dimentichiamoci mai dell'importanza di una guida sicura e responsabile. E se per caso incontrate un uomo con il cappello, una donna che si trucca o un passeggero con i piedi sul cruscotto, sorridete e pensate che, alla fine, è tutta una grande commedia sulla strada della vita.

E voi? Qual'é la cosa che vi fa ibufalire quando siete al volante?

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