Recenti report sul settore fitness europeo mostrano una costante crescita, con il fatturato complessivo vicino ai 27 miliardi di euro nel 2022 e oltre 60 milioni di iscritti ai centri fitness del continente.
Nonostante la battuta d'arresto causata dalla pandemia, i dati indicano una sostanziale ripresa, con aumento del 12% delle iscrizioni in palestra nell'ultimo anno. Le app fitness stanno spopolando, così come i dispositivi wearable.
Eppure, si sentono lamentele da parte di alcuni proprietari di palestre che dicono che il settore è in crisi e mancano i clienti.
In realtà , i dati dimostrano che la domanda c'è e il mercato è florido. Se un centro fitness non decolla, spesso il problema sta nella gestione manageriale più che nella mancanza di potenziale di utenti.
Chi non sa pianificare una solida strategia di marketing e branding, non sa sfruttare il digitale e i social, non sa creare un ambiente accogliente e coinvolgente, difficilmente potrà attrarre abbastanza clienti e generare profitto.
Prima di lamentarsi della presunta assenza di domanda nel fitness, consiglio quindi di guardarsi allo specchio e valutare obiettivamente i propri limiti imprenditoriali. Le palestre organizzate in modo professionale continuano a prosperare.
La crescita del settore premia chi sa gestire il business con competenza. Il potenziale non manca, sta a voi saperlo sfruttare.
Conoscere il mercato é la chiave.
Prima di lanciarsi nell’apertura di una palestra è indispensabile studiare a fondo il mercato in cui si intende operare. Questo significa condurre adeguate ricerche demografiche e psicografiche sulla popolazione del territorio, ed analizzare dettagliatamente l’offerta competitiva già presente.
Ricerca demografica: identificare target e segmenti di riferimento
La ricerca demografica consiste nell’analizzare caratteristiche oggettive e misurabili della popolazione, come ad esempio: età , sesso, professione, titolo di studio, situazione familiare, reddito medio.
Segmentare la popolazione in base a variabili demografiche consente di identificare e quantificare i potenziali target di riferimento a cui rivolgersi con l’offerta della palestra che intendiamo proporre.
Ad esempio, se in una certa zona gli ultrasessantenni rappresentano una percentuale rilevante degli abitanti, ha senso considerare l’organizzazione di specifici corsi di ginnastica dolce adatti alla terza età .
Oppure, in un quartiere popolato prevalentemente da giovani single con istruzione universitaria, possiamo pensare a servizi mirati per questo cluster, con orari e formule di abbonamento flessibili.
Ricerca psicografica: interessi, opinioni e necessitÃ
La ricerca psicografica approfondisce invece aspetti soggettivi e qualitativi, come interessi, passioni, stili di vita, opinioni, motivazioni. Ciò permette di comprendere a fondo esigenze e desideri della popolazione, ben oltre la segmentazione demografica.
Ad esempio, possiamo realizzare survey e interviste qualitative per capire quali attività sportive e ricreative preferiscono i residenti della zona, quanto tempo e budget sono disposti a dedicare al fitness, qual è la loro idea ideale di palestra.
Incrociando dati demografici e psicografici otteniamo una visione a 360° del nostro potenziale bacino d’utenza, fondamentale per tarare l’offerta ai reali bisogni.
Analisi della concorrenza
Unitamente allo studio dell’utenza potenziale, è imprescindibile condurre un’approfondita analisi della concorrenza già presente sul territorio. Quante e quali strutture sportive operano nella nostra area di interesse? Offrono servizi simili o complementari a quelli che intendiamo proporre?
Rispondere a queste domande ci consente di valutare il grado di saturazione del mercato locale e identificare possibili vantaggi competitivi su cui costruire la nostra offerta.
Ad esempio, se nella zona operano già tre centri fitness focalizzati su sala pesi e macchinari cardio, noi possiamo specializzarci in corsi di pilates, yoga, dance non ancora presenti, per differenziarci.
Pianificare in base alla domanda effettiva
In sintesi, dedicare tempo e risorse ad analizzare la domanda effettiva, attraverso ricerche demografiche, psicografiche e analisi della concorrenza, costituisce un passaggio fondamentale prima di lanciare una nuova palestra.
È l’unico modo per assicurarci che i servizi che intendiamo offrire rispondano ai reali interessi e necessità delle persone nella zona prescelta. E per identificare come posizionarci al meglio rispetto a chi già opera sul territorio.
Approcciare l’apertura di una palestra senza queste indispensabili analisi preliminari significa esporsi ad altissimi rischi di insuccesso. Studiare e conoscere a fondo il mercato e il nostro potenziale bacino d’utenza è la chiave imprescindibile per poter competere con successo.
Prima di aprire una palestra, investire tempo e risorse nell'analizzare la domanda effettiva attraverso ricerche demografiche, psicografiche e analisi della concorrenza è un passaggio cruciale e imprescindibile.
Permette di quantificare e qualificare il bacino di utenza, comprenderne esigenze e desideri, e identificare un posizionamento competitivo di successo. La conoscenza profonda del mercato e della potenziale utenza è la chiave per competere e prosperare.
Quindi, prima di lamentarsi della presunta assenza di domanda per la propria palestra, suggerisco a questi imprenditori di chiedersi quanto hanno realmente investito nello studio preliminare del mercato. Forse hanno aperto senza una reale analisi del territorio e della concorrenza, buttandosi alla cieca in un’opportunità solo apparente.
Studiare il mercato a fondo fa la differenza tra il successo e il fallimento di una nuova palestra. Non farlo significa esporsi inutilmente ad enorme rischi. È una regola imprenditoriale universale che va sempre rispettata.