Che i CrossFItter e il Rower siano due cose non propriamente compatibili si sa a tempo, basta andare in un qualunque Box per vedere la panoramica completa i tutto quello che non va fatto sul remoergometro. Si sa anche che i Trainer nei Box, ssalvo qualche eccezione, non sono assolutamente preparati per insegnare la corretta tecnica di voga e, in primis, come utilizzare correttamente i glutei per generare una spinta migliore.

Cosa dice la scienza

Solitamente il puntapiedi e l'altezza del piede sul remoergometro vengono regolati a caso, tuttavia , un recente studio condotto presso l'Imperial College ha esaminato l'effetto dell'altezza del puntapiesdi sulla tecnica di rowing, rivelando informazioni preziose per migliorare le prestazioni. I ricercatori hanno installato estensimetri sulle pedane del vogatore nel loro laboratorio di biodinamica presso l'ospedale di Charing Cross, misurando diversi componenti della forza del piede.

Contrariamente alle aspettative, lo studio ha rivelato che sollevare i piedi non ha comportato  aumento significativo della forza orizzontale, che è quella che contribuisce alla velocità della barca. Tuttavia, è emerso un dato interessante: l'importanza di una corretta posizione del bacino durante la fase di presa.

L'appoggio dei piedi

Secondo Paul Thompson, capo allenatore del GB Rowing Team Femminile, gli atleti dovrebbero concentrarsi sul mettere i talloni sulla pedana il prima possibile durante la fase di spinta per coinvolgere al massimo i glutei. Questo permette di utilizzare i grandi gruppi muscolari, poco dopo la fase di attacco. 

La fisioterapista senior Liz Arnold, che collabora con il GB Rowing Team, sottolinea l'importanza di trovare un equilibrio tra una posizione corretta e una potenza efficace. Modificare l'altezza della pedana del piede può influenzare gli angoli dell'anca, della caviglia e del bacino, riducendo la tensione sulla schiena e sui fianchi. Tuttavia, è essenziale trovare il punto ottimale, poiché abbassarsi troppo può diminuire la produzione di forza orizzontale.

Quindi, come si può ottenere il miglior set-up per massimizzare il proprio potenziale di rowing?

Il setup ottimale nasce da una collaborazione tra l'atleta, l'allenatore, ed il fisioterapista ed è soggettivo per ogni atleta dato che ognuno di noi si muove diversamentee spesso tende a compensare delle disfunzioni muscoloscheletriche in moo non ottimale per la performance. Ad esempio, molte persone a causa di un setup non corretto non utilizzano ne i glutei ne il core, con il risultato i avere una performance piÙ scarsa, fare molta più fatice e generare dolori e livello lombare e cervicale..

Per sviluppare una maggiore consapevolezza dell'importanza dei muscoli glutei, c'è un esercizio specifico da eseguire sull'ergometro. Bloccando l'impugnatura con una cinghia tenuta dall'allenatore, si può eseguire una remata lenta e controllata, consentendo all'allenatore di verificare l'attivazione dei muscoli corretti.

Un altro fattore importante è ma mobilità e la flessibilità dell'atleta, necessarie per assumere una posizione di forza e trasferire efficacemente la potenza dalla pedana all'impugnatura del rower. Lunghezza dei muscoli posteriori della coscia e flessori dell'anca combinati con addominali inferiori e glutei forti sono l'obiettivo da raggiungere.

Ricordate che ogni vogatore è unico e dovrebbe regolare l'altezza della pedana del piede in modo da ottimizzare il trasferimento di potenza durante la sessione di canottaggio sull'ergometro. Sperimentate, osservate attentamente i cambiamenti e collaborate con il vostro team per ottenere il set-up perfetto.

Effetti collaterali

Per i fissati della forma fisica aggiuno che il corretto setup sul rower permette di allenare in modo molto efficace i glutei ed avere il classico "culo sodo" che, soprattutto molte ragazze, cercano nei loro allenamenti. Un simpatico effetto collaterale.