7 Giugno, 2024   Business - Tempo di lettura circa 9 minuti.

La psicologia dei prezzi

 

La psicologia dei prezzi

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Se siete proprietari di un box CrossFit, sapete bene quanto sia cruciale definire il giusto prezzo per i vostri servizi. Il pricing infatti non è solo una leva per generare ricavi, ma anche un potente strumento di posizionamento e di comunicazione del valore della vostra offerta.

Trovare il perfetto equilibrio tra prezzo e valore percepito, tra margini e volumi, tra acquisizione e fidelizzazione dei clienti può essere una sfida complessa. Non esiste una formula magica valida per tutti, ma ci sono alcuni principi e strategie che possono aiutarvi a ottimizzare il vostro pricing per massimizzare i profitti.

Pronti quindi ad esplorare insieme il tema del pricing a 360 gradi, partendo dai fondamentali economici fino alle tattiche più avanzate. L'obiettivo è fornirvi un framework completo e pratico per sviluppare o affinare la vostra strategia di pricing, in base ai vostri specifici obiettivi, mercato e posizionamento.

I pilastri del pricing: costi, concorrenza, valore percepito

Prima di addentrarci nelle strategie specifiche, è fondamentale avere ben chiari i tre elementi base che influenzano il pricing di qualsiasi prodotto o servizio:

1. I vostri costi

Il primo elemento da considerare sono ovviamente i costi. Quanto vi costa erogare il vostro servizio, includendo affitto, attrezzature, staff, utenze, marketing etc? Questo rappresenta il limite minimo del vostro prezzo: se scendete sotto, andate in perdita. Tuttavia, il costo non determina direttamente il prezzo, ma è solo la base di partenza. Ciò che conta davvero sono gli altri due fattori.

2. La concorrenza

Il secondo elemento è la concorrenza. Quali sono i prezzi praticati dagli altri box o da servizi alternativi sul mercato (es. palestre tradizionali)? Posizionarvi troppo sopra o sotto i concorrenti può essere rischioso se non avete una proposta di valore realmente distintiva. Non si tratta di seguire pedissequamente i prezzi degli altri, ma di essere consapevoli del contesto competitivo e di come il vostro prezzo viene percepito rispetto alle alternative.

3. Il valore percepito

Il terzo e più importante elemento è il valore percepito dai vostri clienti. Quanto sono disposti a pagare per i benefici tangibili e intangibili che il vostro servizio offre loro? Questo valore non dipende solo dalle caratteristiche oggettive del servizio, ma anche da fattori emozionali, sociali e simbolici. Ad esempio, un box con coach d'élite, attrezzature top e una community affiatata potrà applicare prezzi più alti di un box "base", perché il valore percepito dai clienti sarà superiore.

È su questo elemento che avete maggiore margine di manovra strategica. Più riuscite ad aumentare il valore percepito della vostra offerta, più potrete alzare i prezzi mantenendo i clienti soddisfatti.

Le strategie di pricing per il vostro box

Sulla base di questi pilastri, vediamo quali sono le principali strategie di pricing che potete applicare nel vostro box, con relativi pro e contro.

1. Pricing a pacchetti (bundling)

Una delle strategie più comuni nei box è il bundling, ovvero la creazione di pacchetti che includono un certo numero di sessioni o mesi di allenamento a un prezzo scontato rispetto all'acquisto singolo. I vantaggi sono molteplici: semplifica l'acquisto per il cliente, aumenta il valore medio per cliente, crea urgenza (es. "solo 10 pacchetti disponibili"), migliora il flusso di cassa incassando in anticipo, aumenta la fidelizzazione vincolando il cliente per un periodo.

D'altra parte, il bundling può ridurre la flessibilità e personalizzazione dell'offerta, creare insoddisfazione se il cliente non utilizza tutte le sessioni, e ridurre il margine unitario rispetto alla vendita singola. Il segreto è trovare il giusto mix di quantità e sconto che massimizzi ricavi e soddisfazione. Ad esempio, potreste offrire pacchetti mensili, trimestrali e annuali con sconti progressivi (es. 10%, 20%, 30%).

2. Pricing a soglie (tiered pricing)

Un'altra strategia comune è il tiered pricing, ovvero la creazione di diversi livelli di servizio a prezzi crescenti. Ad esempio, potreste avere un livello base, uno intermedio e uno pro, ognuno con caratteristiche e benefici aggiuntivi. I vantaggi sono: segmentare il mercato intercettando diverse fasce di clienti, catturare maggiore surplus del consumatore facendo pagare di più a chi è disposto, creare un "effetto ancora" spingendo verso il livello intermedio, semplificare il confronto con i concorrenti.

Gli svantaggi possono essere: creare confusione se i livelli non sono chiari e distintivi, generare insoddisfazione se le differenze non giustificano le differenze di prezzo, complicare la gestione dovendo erogare servizi diversi. Per un tiered pricing efficace, definite livelli percepiti come distinti e di valore crescente. Ad esempio, il livello base potrebbe includere solo le classi, quello intermedio le classi più programmi personalizzati, quello pro l'accesso illimitato più sessioni 1:1 coi coach.

3. Pricing dinamico (dynamic pricing)

Il pricing dinamico è una strategia più avanzata che consiste nel variare i prezzi in tempo reale in base a domanda e offerta, come fanno ad esempio le compagnie aeree. Nel contesto di un box, potete applicare il dynamic pricing in vari modi:

  • Variando il prezzo delle classi in base a orario e giorno (es. prezzi più alti la sera e nel weekend)
  • Variando il prezzo dei pacchetti in base alla stagione (es. prezzi più bassi in estate quando c'è meno affluenza)
  • Variando il prezzo in base all'occupazione (es. sconti last minute per riempire le classi vuote)

I vantaggi sono: ottimizzare i ricavi adattando i prezzi alla disponibilità a pagare dei clienti nei diversi momenti, distribuire la domanda verso fasce orarie e giorni meno popolari, reagire tempestivamente ai cambiamenti del mercato e della concorrenza.

I rischi sono: creare confusione e insoddisfazione se i criteri di variazione non sono chiari e comunicati, essere percepiti come ingiusti se le variazioni sono troppo frequenti o ampie, richiedere strumenti tecnologici per gestire i prezzi in modo automatico. Il dynamic pricing è potente ma delicato: va usato con cautela e trasparenza per non danneggiare la relazione coi clienti.

4. Pricing basato sull'uso (usage-based pricing)

Il pricing basato sull'uso è una strategia emergente che consiste nel far pagare i clienti solo per ciò che effettivamente utilizzano, ad esempio con un modello "pay-per-class" invece di abbonamenti fissi. I vantaggi sono: offrire massima flessibilità ai clienti, ridurre le barriere all'ingresso permettendo di provare il servizio senza impegni, eliminare l'insoddisfazione legata al mancato utilizzo, potenzialmente aumentare la frequenza di utilizzo.

Gli svantaggi possono essere: ridurre la prevedibilità dei ricavi che diventano variabili, ridurre la fidelizzazione non creando un vincolo, creare picchi di domanda difficili da gestire, richiedere un sistema di tracking e fatturazione più complesso. Può essere interessante per segmenti di clienti più occasionali o con esigenze variabili (es. studenti, viaggiatori) ma rischioso se applicato come unico modello.

Come scegliere la strategia giusta per voi

Dato questo panorama di strategie, come scegliere quella giusta per il vostro box? Non c'è una risposta univoca, ma ci sono alcuni criteri da considerare:

  1. I vostri obiettivi di business: cosa volete ottenere col pricing? Massimizzare i profitti nel breve o acquisire clienti? Differenziarvi dalla concorrenza? Stabilizzare i flussi di cassa? Allineate la strategia ai vostri obiettivi.
  2. Il vostro posizionamento di mercato: volete essere percepiti come il box più esclusivo o più accessibile? Il vostro pricing deve riflettere e rafforzare il vostro posizionamento distintivo.
  3. Il vostro target di clientela: chi sono i vostri clienti ideali? Qual è la loro disponibilità a pagare e le loro preferenze d'acquisto? Tarate il pricing sulle loro esigenze e percezioni.
  4. La vostra struttura di costi: qual è il vostro breakeven point? Di che margini necessitate per sostenere gli investimenti? Assicuratevi la sostenibilità economica nel lungo termine.
  5. La vostra propensione al rischio: quanto siete disposti a sperimentare con il pricing? Preferite un approccio conservativo o aggressivo? Scegliete una strategia coerente con la vostra cultura e tolleranza al rischio.

In generale, partite con una strategia semplice come il bundling o il tiered pricing, per poi eventualmente testare approcci più avanzati come il dynamic o usage-based pricing. L'importante è monitorare costantemente le metriche (es. ricavi medi, tasso di conversione) ed essere pronti ad adattare la strategia in base ai feedback.

Tattiche di pricing per massimizzare i profitti

Una volta definita la strategia, ci sono alcune tattiche operative che potete usare per ottimizzare i profitti:

  • Ancoraggio e prezzi esca: mostrate prima un prezzo molto alto per poi proporre il prezzo reale, che sembrerà più basso per contrasto. Oppure usate prodotti a prezzo bassissimo per attrarre clienti e spingerli verso alternative più profittevoli.
  • Bundling e unbundling dinamico: oltre a pacchetti predefiniti, create bundle personalizzati combinando diversi prodotti/servizi in base alle esigenze del cliente. O al contrario, "spacchettate" i vostri servizi in componenti più piccole e specifiche da acquistare singolarmente.
  • Sconti e promozioni mirate: usate sconti in modo strategico per stimolare acquisti, riattivare clienti dormienti, premiare i più fedeli. Ma attenzione a non abusarne, rischiate di svalutare la vostra offerta e creare aspettative di sconti continui.
  • Pagamenti ricorrenti e opzioni di finanziamento: offrite la possibilità di pagare in abbonamento ricorrente invece di una grande somma upfront, per ridurre l'attrito psicologico del prezzo. Oppure proponete opzioni di rateizzazione o finanziamento per rendere più accessibili i vostri pacchetti premium.

Ricordate che il pricing non è una decisione una tantum, ma un processo continuo di sperimentazione, misurazione e ottimizzazione. Siate creativi, ma sempre guidati dai dati e focalizzati sul valore per il cliente.

Il pricing è un'arma potente ma delicata per massimizzare la profittabilità del vostro box. Non si tratta solo di coprire i costi o battere la concorrenza, ma di catturare il valore che create per i vostri clienti.

Partendo da una profonda comprensione di costi, concorrenza e valore percepito, potete sviluppare una strategia di pricing distintiva e allineata ai vostri obiettivi, che sia bundling, tiered, dynamic o usage-based. Potete poi affinarla nel tempo con tattiche psicologiche e promozionali per ottimizzare i profitti.

Ma ricordate, il pricing non è tutto. È solo uno degli elementi del vostro marketing mix, che deve integrarsi coerentemente con il vostro prodotto, la vostra comunicazione e la vostra distribuzione. E soprattutto, non deve mai andare a scapito della qualità del vostro servizio e della soddisfazione dei vostri clienti.

Spero che questo articolo vi abbia dato spunti utili per affinare la vostra strategia di pricing. Se volete approfondire, vi consiglio il libro "The Strategy and Tactics of Pricing" di Thomas Nagle, un vero e proprio manuale strategico su questo tema.

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