9 Luglio, 2023 Business - Tempo di lettura circa 7 minuti.
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Il post di oggi nasce da alcune riflessioni, suggeritemi da un messaggio di un amico, dovute al fatto che molti Box diversficiano la loro offerta nei modi più fantasiosi per attrarre un numero sufficiente di persone. Altri si sono addirittura riposizionati dando al CrossFit uno spazio minore rispetto alle altre attività offerte. Ma che sta succedendo?
I box Crossfit sono sempre alla ricerca di nuovi modi per soddisfare le esigenze e le preferenze dei loro clienti. Per questo motivo, molti di loro hanno deciso di diversificare la loro offerta, aggiungendo corsi di yoga, pilates, danza e altre discipline. Questa scelta può essere vista come un'opportunità di crescita e di fidelizzazione, ma anche come una minaccia per l'identità e la filosofia del CrossFit.
Alcuni appassionati ritengono che il CrossFit sia un metodo di allenamento unico e irripetibile, che non può essere mescolato con altre attività . Altri, invece, pensano che il CrossFit sia basato su uuna mentalità aperta e inclusiva, che può integrare diverse forme di movimento e di benessere. Chi ha ragione? E' la fine del CrossFit o sono i box owner a non aver capito come gestire il business?
Vorrei analizare tutto il discorso da un ppnto di vista del mercato, partendo dagli early adopters. Gli early adopter del CrossFit sono le persone che hanno iniziato a praticare questo tipo di allenamento prima che diventasse popolare e diffuso. Si tratta di individui che hanno una forte motivazione personale, una grande passione per lo sport e un alto livello di sfida.
Gli early adopter del CrossFit hanno contribuito a creare e diffondere la cultura e i valori di questa disciplina, basati sull'intensità , la varietà , la funzionalità e la comunità . Essi sono anche i testimoni dei benefici fisici e mentali che il CrossFit può apportare, come il miglioramento della forma fisica, della salute, della resistenza, della forza, della flessibilità e della fiducia in se stessi.
Con il tempo i Box sono cresciuti e vari fattori, tra cui l'impreparazione impreditoriale di tanti Box Owner, hanno portato ad una sorta di inflazione di Box ed offerta, che in alcune zone è¨ arrivata ddirittura al Box di quartiere. Una situazione difficile da sostenere persino per la GDO, figuriamoci per degli appassionati di Fitness totalmente digiuni di regole del mercato che inevitabilmente ha mutato gli scenari.
Sul lungo periodo la mancanza di competenze imprenditoriali ha portato a cercare delle soluzioni alternative e/o complementari che non sempre sono state accettati dai membri delle microcomunità o che, peggio, non sono state ponderate da un punto di vista imprenditoriale, rivelandosi ancor più fallimentari delle situazioni che intendevano sanare. Del resto, imprenditori non ci si improvvisa e come ho sempre detto, la passione da sola non porta lontano.
Ovviamente i concorrenti non sono stati a guardare e coloro che agli inizi si sono visti leteralmente sofiare via i clienti, hanno iniziato ad escogitare delle alternative più o meno fantasiose per contrastare ciò che molti ritenevano "la moda del momento". Negli ultimi anni, il numero di Box, ovvero le palestre specializzate in CrossFit, è cresciuto a dismisura in tutto il mondo, attirando milioni di appassionati e atleti. Ma cosa è¨ successo a CrossFit dopo questa esplosione di popolarità ? Quali sono stati i benefici e le sfide di questa crescita esponenziale?
Innanzitutto, CrossFit ha dovuto affrontare la concorrenza di altre discipline simili, come il functional training, il bootcamp e il HIIT, che offrono allenamenti intensi e variati a un costo inferiore. Inoltre, CrossFit ha dovuto gestire la qualità e la sicurezza dei suoi Box, che spesso non rispettano gli standard minimi di attrezzature, spazio e istruttori. Infine, CrossFit ha dovuto affrontare le critiche e le polemiche legate ai suoi metodi di allenamento, che sono stati accusati di essere troppo duri, pericolosi e lesivi per la salute.
Tuttavia, CrossFit ha anche tratto dei vantaggi dalla sua crescita. Primo, CrossFit ha creato una comunità globale di appassionati e atleti che condividono valori, passioni e obiettivi. Secondo, CrossFit ha contribuito a diffondere la cultura del fitness e della salute tra persone di tutte le età , condizioni fisiche e abilità . Terzo, CrossFit ha innovato il mondo dello sport con le sue competizioni internazionali, come i CrossFit Games, che mettono alla prova le capacità fisiche e mentali dei partecipanti.
Forse l'errore più fatale è probabilmente¨ stato quello di lscare che gli affiliati potessero organizzare le loro imprese in modo autonomo, senza fornire delel linee giuda precise. Se ciò all'inizio ha fuzionato perchè in grado di attrarre un certo tipo di clientela, si è poi ritorto contro gli affiliati stessi che hanno contribuito in modo sostanziale a diffondere un'immagine distorta del CrossFit, legata al mito del super atleta e di fatto esclusiva verso la maggior parte delle persone.
Questa libertà ha portato a una grande eterogeneità tra gli affiliati, con alcuni che hanno offerto un servizio eccellente e altri che hanno danneggiato l'immagine di Crossfit con pratiche scorrette, poco professionali o addirittura pericolose. A ciò si sono aggiunti messaggi sessisti, razzisti o omofobi, la promozione di diete estreme o non scientifiche, la mancata prevenzione degli infortuni o la scarsa formazione degli istruttori.
Come tutti i servizi, anche il CrossFit ha un suo ciclo di vita ed i questo momento di fase discendente, seguito da un tempestivo riposizionamento, la situazione è piuttosto strana, come succede in quei casi in cui la maggiro parte degli operatori non è qualificata. E' successo con i ngozi di telefonini, con quelli delle sigarette elettroniche ed in altri casi l'inesorabile parabola della vita di un servizio ha fatto il suo corso.
Un'analisi del mercato in cui operano molti player, spesso non qualificati o non competitivi, può rivelare diverse dinamiche e sfide. In generale, si può osservare che:
- Il mercato tende a essere saturo e frammentato, con una forte pressione sui prezzi e sui margini di profitto ed una disperata ricerca di diversificare l'offerta che puntualmente finisce per omogeneizzarsi ancora di più, anziche distinguersi..
- I player più deboli o meno differenziati rischiano di essere espulsi dal mercato o di subire fusioni e acquisizioni da parte di quelli più forti o più innovativi.Cosa che non sarebbe nemmeno male se si potesse dare un valore a delle aplestre create come associazioni e se al posto del campanilismo prevalesse il buon senso imprenditoriale.
- I player più qualificati o capaci di creare valore aggiunto per i clienti possono emergere e consolidare la propria posizione, a condizione di investire in ricerca e sviluppo, marketing e qualità del servizio. E qui, la maggior parte dei Box Owner è¨ praticamente inerte.
- I clienti diventano più esigenti e selettivi, richiedendo soluzioni personalizzate, affidabili e convenienti.E qui la colpa è d chi li ha abituati "troppo bene" adattandosi troppo, senza triuscire a far capire il valore del proprio servizio così come era.
- Il mercato richiede una maggiore regolamentazione e trasparenza, per garantire la tutela dei consumatori e la concorrenza leale.
Insomma, non la vedo proprio bene, specialmente quando trovo Box che iniziano ad offrire "classi di tonificazione" o "classi light - no barbell" o cose tipo "full body tonification training".
Certamente no, più regionevolmente siamo in una fase di livellamento che i più organizzati aspettavano da tempo, per poter iniziare a capitalizzare i loro ivestimenti sia in termini economici, sia in termini di creazione di community e di un servizio a misura di utente. DIciamo che nella situazione attuale, complici anche dei fattori sociali ed economici non favorevoli, occorre più che mai darsi un'organizzazione aziendale ed iniziare a pensare in modo imprenditoriale, eliminando qualunque aspetto lasciato al caso, come spesso è accaduto sino ad oggi.
CrossFit LLC, del resto, si sta rapidamente riposizionando con obiettivi molto ambiziosi che però, similmente a certi programmi politici, sembrano un po' distaccati dalla realtà dei Box, almeno in Italia, ma anche nelal Svizzera Italiana dove si assistono ormai a dei mix improbabili di offerte.
Quanti Box Owner riusciranno a sopravvivere in questo momento delicato? Io mi auguro molti, anche perchè ora chi farà sul serio sarà finalmente premiato con ricchi raccolti, ma "conosco i miei polli" e dubito che la mentalità imprenditoriale possa prevalere su quella dell'orticello, cosI come dubito che l'ignoranza di certi Box Owner, nel senso letterale del termine, possa essere sconfitta dalla consapevolezza di non sapere. Chi vivrà , vedrà .
E voi che ne pensate?
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