E se fossero gli affiliati a comprare CrossFit LLC?

 

E se fossero gli affiliati a comprare CrossFit LLC?

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Avete mai guardato l'estratto conto della vostra affiliazione annuale e vi siete chiesti: "Cosa sto ottenendo esattamente in cambio di questi 4500€?" Non siete soli. Questa domanda echeggia nei box di tutto il mondo, creando una frattura sempre più profonda tra la base degli affiliati e i vertici di CrossFit LLC. Ma invece di continuare questo eterno lamento, e se prendessimo il controllo del nostro destino? E se, invece di aspettare il prossimo acquirente che potrebbe non avere a cuore i valori fondanti della metodologia, fossimo noi stessi a diventare i proprietari?

Sembra un'idea folle? Forse. Ma è davvero più folle che continuare a pagare anno dopo anno per un marchio che molti sentono non stia offrendo abbastanza valore in cambio? Esploriamo questa possibilità provocatoria: un buyout di CrossFit LLC da parte della sua stessa community di affiliati.

Lo scenario attuale: un marchio in cerca di direzione

Prima di addentrarci nei dettagli di questa proposta audace, facciamo il punto sulla situazione attuale. CrossFit LLC è attualmente di proprietà principalmente di un fondo di investimento che, sta cercando un'exit strategy. Una banca d'affari è già stata incaricata di trovare potenziali acquirenti, con una valutazione stimata intorno ai 150 milioni di dollari per gli asset principali, più almeno altri 150 milioni necessari per un serio rilancio serio del brand.

Nel frattempo, la community degli affiliati, stimata in circa 12.000 box in tutto il mondo, continua a esprimere crescente frustrazione. Paghiamo una quota annuale che è essenzialmente una licenza d'uso del marchio, mentre la metodologia di allenamento rimane fondamentalmente open source. I servizi aggiuntivi offerti sono percepiti da molti come insufficienti rispetto al costo sostenuto e questa percezione ha solo accelerato dopo i cambi di proprietà degli ultimi anni.

La domanda sorge spontanea: chi meglio degli affiliati stessi potrebbe comprendere cosa serve realmente a CrossFit per prosperare nel lungo termine?

Un consorzio di affiliati: la forza dei numeri

Immaginiamo per un momento uno scenario in cui i 12.000 affiliati decidano di unire le forze. Se ogni box contribuisse con circa 25.000 dollari, raggiungeremmo collettivamente i 300 milioni necessari per l'acquisizione e il rilancio. È una cifra significativa per ogni singolo proprietario, ma potrebbe essere vista come un investimento strategico nel futuro della propria attività piuttosto che come un costo.

Naturalmente, non tutti gli affiliati avrebbero la capacità o la volontà di partecipare con la stessa quota. Si potrebbe strutturare un consorzio con diversi livelli di investimento, permettendo ai box più grandi o finanziariamente solidi di contribuire maggiormente in cambio di una quota proporzionalmente più elevata della proprietà. L'importante sarebbe mantenere una struttura democratica in cui anche i piccoli affiliati abbiano voce in capitolo.

Questo approccio non sarebbe tecnicamente un "buyout" tradizionale, dove il management acquisisce la proprietà dall'esterno, né un "buy-in" puro. Sarebbe più corretto definirlo un "member buyout" o un'acquisizione cooperativa, simile a quanto avviene in alcune cooperative di lavoratori o di consumatori.

I vantaggi di un'acquisizione da parte degli affiliati

Quali potrebbero essere i benefici di una tale mossa? Il primo e più evidente sarebbe l'allineamento degli interessi. Attualmente, gli obiettivi finanziari di un fondo di investimento potrebbero non coincidere con le esigenze a lungo termine degli affiliati. Con gli affiliati alla guida, le decisioni strategiche potrebbero finalmente riflettere ciò che serve realmente alla community sul campo. Cosa che Eric Roza, nonostante le buone intenznioji, non è riuscito a fare.

Immaginate di poter finalmente influenzare direttamente lo sviluppo di servizi di supporto che vi servono davvero: migliori strumenti di formazione per i coach, piattaforme di gestione più efficaci, strategie di marketing coordinate, programmi di certificazione più accessibili e pertinenti. La lista potrebbe continuare all'infinito.

Un altro vantaggio significativo sarebbe la possibilità di preservare e promuovere i valori fondamentali di CrossFit. Mentre un acquirente esterno potrebbe essere tentato di "annacquare" la metodologia per raggiungere un pubblico più ampio,rischiando di perdere ciò che rende CrossFit unico, gli affiliati hanno tutto l'interesse a mantenere l'integrità del metodo che forma il cuore delle loro attività.

Infine, c'è il potenziale ritorno economico. Se il rilancio avesse successo, non solo ogni affiliato beneficerebbe di un brand più forte e di migliori servizi, ma potrebbe anche vedere un ritorno diretto sul proprio investimento attraverso dividendi o l'apprezzamento della propria quota.

Le sfide organizzative: governare una comunità globale

Naturalmente, trasformare 12.000 affiliati in un gruppo coeso di proprietari presenta sfide significative. Come si strutturebbe la governance di una tale entità? Un approccio potrebbe essere la creazione di rappresentanze regionali o nazionali che eleggono un consiglio di amministrazione. Questo consiglio, composto da proprietari di box con competenze diverse, potrebbe poi assumere e supervisionare un management professionale per gestire le operazioni quotidiane.

Un modello federativo permetterebbe di bilanciare la necessità di una direzione unificata con il rispetto delle differenze regionali. Gli affiliati in Europa, Asia, Australia o Sud America hanno esigenze diverse e un sistema di governance ben progettato dovrebbe riconoscere e accogliere queste differenze pur mantenendo una visione globale coerente.

Un'altra sfida sarebbe la raccolta del capitale iniziale. Oltre alla contribuzione diretta degli affiliati, si potrebbero esplorare soluzioni di finanziamento complementari, come prestiti sindacati o l'ingresso di investitori "amici" o industriali con un interresse collegato che condividono la visione a lungo termine della community. L'importante sarebbe mantenere il controllo maggioritario nelle mani degli affiliati.

Il potenziale di crescita: da affiliati a proprietari-affiliati

È fondamentale chiarire un punto importante: diventare proprietari di CrossFit LLC non significherebbe eliminare le quote di affiliazione. Gli affiliati-proprietari continuerebbero a pagare la loro affiliazione annuale. L'investimento rappresenterebbe una partecipazione separata, con potenziali ritorni derivanti dalla crescita complessiva del business.

Il vero ritorno economico verrebbe dalla possibilità di espandere significativamente la base di affiliati, potenzialmente con una fee d'ingresso più alta per i nuovi arrivati, mentre si mantiene il rinnovo annuale per tutti. In pratica, i primi 12.000 affiliati diventerebbero "membri fondatori" di un sistema rinnovato, beneficiando dell'arrivo di nuovi box nel network globale.

Questo modello potrebbe attirare nuovi affiliati con un messaggio potente: "Non state semplicemente pagando per utilizzare un marchio; state entrando a far parte di una community guidata da proprietari che plasmano attivamente il futuro del fitness funzionale." Questo approccio potrebbe essere particolarmente efficace in un momento in cui molti operatori del fitness sono alla ricerca di modelli di business più sostenibili e community-driven.

Con gli affiliati alla guida, si potrebbe anche ripensare completamente la struttura delle quote di affiliazione. Invece di una tariffa fissa che tratta allo stesso modo un piccolo box in una città di provincia e un mega-gym in una metropoli, si potrebbe sviluppare un modello più equo basato sulla dimensione, il fatturato o altri parametri pertinenti. Gli affiliati-proprietari avrebbero tutto l'interesse a creare un sistema che permetta a ogni box di prosperare, indipendentemente dalle sue dimensioni.

Inoltre, questa struttura creerebbe naturalmente un laboratorio di innovazione distribuito. Le migliori pratiche potrebbero emergere organicamente dalla base, essere identificate, raffinate e poi condivise attraverso la rete. Questo approccio "dal basso verso l'alto" sarebbe un potente contrasto rispetto al modello più centralizzato attuale.

L'alternativa: un'offerta pubblica iniziale (IPO)

L'alternativa spesso citata a un'acquisizione privata sarebbe un'IPO (Initial Public Offering), che porterebbe CrossFit ad essere quotata in borsa. Questo percorso offrirebbe certamente alcuni vantaggi, tra cui l'accesso a capitali significativi per il rilancio e l'espansione. Tuttavia, comporterebbe anche rischi considerevoli per l'identità di CrossFit e per gli interessi degli affiliati.

Le società quotate sono sottoposte a una pressione costante per la crescita trimestrale e la massimizzazione del valore per gli azionisti. Questa pressione potrebbe portare a decisioni che favoriscono i risultati a breve termine rispetto alla salute a lungo termine della community. Potremmo assistere a un'accelerazione nella commercializzazione del brand, potenzialmente a scapito dell'integrità metodologica che ha reso CrossFit ciò che è oggi.

Inoltre, va considerato che, nonostante la sua importanza culturale nel mondo del fitness, CrossFit LLC rimane una società relativamente piccola in termini di fatturato. Cosa che non è esattamente il tipo di cosa che fa brillare gli occhi degli investitori professionali, soprattutto in un periodo di incertezza economica. C'è il rischio concreto che un'IPO sottovaluti significativamente il potenziale a lungo termine di CrossFit, o peggio, che non riesca ad attrarre sufficiente interesse.

Verso un futuro controllato dalla community

La proposta di un'acquisizione da parte degli affiliati non è priva di ostacoli. Richiederebbe un livello di coordinamento e fiducia reciproca senza precedenti nella community di CrossFit. Richiederebbe a migliaia di imprenditori indipendenti, molti dei quali abituati a operare in modo autonomo, di mettere da parte delle risorse per un obiettivo comune. E richiederebbe lo sviluppo di strutture di governance che possano bilanciare efficacemente gli interessi diversi all'interno di una community globale.

Eppure, nonostante queste sfide, l'idea merita considerazione. In un'epoca in cui sempre più consumatori e imprenditori cercano modelli di business più equi, sostenibili e orientati alla community, un CrossFit di proprietà degli affiliati potrebbe diventare un caso di studio rivoluzionario nel mondo del fitness e oltre.

Immaginate un futuro in cui le decisioni sui CrossFit Games, sulle certificazioni, sulle direzioni strategiche del brand, vengano prese con il contributo diretto di chi vive CrossFit quotidianamente. Un futuro in cui gli affiliati non siano visti come semplici clienti paganti, ma come gli emblemi di un movimento globale di salute e fitness.

Modelli di business alternativi per un CrossFit guidato dagli affiliati

Oltre al modello base di affiliazione, un CrossFit guidato dagli affiliati potrebbe esplorare diversi modelli di business innovativi per generare valore sia per l'organizzazione centrale che per i box individuali:

1. Sistema a livelli di servizio: Invece di un'unica quota di affiliazione, si potrebbero offrire diversi pacchetti con servizi crescenti. Il livello base includerebbe solo la licenza del marchio, mentre i livelli superiori potrebbero comprendere strumenti di marketing avanzati, consulenza aziendale, programmi di formazione esclusivi e tecnologie proprietarie. Questo permetterebbe ai box di scegliere il livello di supporto che meglio si adatta alle loro esigenze e budget.

2. Marketplace di servizi interni: La piattaforma centrale potrebbe facilitare lo scambio di servizi tra affiliati. Ad esempio, box con competenze specializzate in programmazione, marketing o formazione potrebbero offrire i loro servizi ad altri affiliati attraverso un marketplace interno, con CrossFit LLC che trae una commissione dalle transazioni mentre facilita lo scambio di conoscenze all'interno della community.

3. Modello di revenue sharing per contenuti: Gli affiliati potrebbero contribuire a creare contenuti educativi di alta qualità (corsi online, guide, programmi di allenamento) che verrebbero poi venduti attraverso una piattaforma centralizzata, con una suddivisione dei ricavi tra i creatori e l'organizzazione. Questo creerebbe un ulteriore flusso di entrate per entrambe le parti.

4. Partnership strategiche collettive: Sfruttando la forza collettiva di 12.000+ affiliati, CrossFit potrebbe negoziare accordi vantaggiosi con fornitori di attrezzature, assicurazioni, software gestionali e altro ancora. Questi accordi potrebbero generare commissioni per CrossFit LLC mentre offrono risparmi significativi agli affiliati.

Da sogno a realtà: i prossimi passi

Se questa visione vi intriga, quali potrebbero essere i prossimi passi concreti? Il primo sarebbe certamente l'avvio di una conversazione all'interno della community. I Country Manager potrebbero fungere da catalizzatori per queste discussioni. Si potrebbero organizzare tavole rotonde virtuali o incontri regionali per esplorare l'interesse e identificare potenziali leader per portare avanti l'iniziativa.

Parallelamente, sarebbe essenziale condurre un'analisi approfondita della situazione finanziaria e operativa attuale di CrossFit LLC. Questo richiederebbe l'assistenza di professionisti nel campo delle acquisizioni e della finanza aziendale, idealmente con esperienza nel settore del fitness o in operazioni simili guidate da community.

Sarebbe anche importante iniziare a delineare le strutture legali e di governance che potrebbero supportare un'acquisizione di questo tipo. Esistono diversi modelli possibili, dal consorzio puro alla cooperativa, dalla holding con filiali regionali a strutture ibride. La scelta del modello giusto dipenderebbe da molteplici fattori, tra cui le leggi dei vari paesi coinvolti e gli obiettivi specifici della community.

Una chiamata all'azione

È facile liquidare questa proposta come un sogno irrealizzabile. È facile dire che gli affiliati sono troppo diversi, troppo dispersi, troppo individualistici per unirsi in uno sforzo collettivo di questa portata. Ed è vero che le probabilità potrebbero essere contro un'iniziativa del genere.

Ma non è forse questa la storia di CrossFit? Non è forse questa la metodologia che ci ha insegnato ad affrontare sfide apparentemente impossibili, a costruire comunità forti in un'epoca di isolamento, a sfidare lo status quo nel mondo del fitness?

Se c'è una community al mondo capace di trasformare una visione audace in realtà, è proprio la community di CrossFit. Abbiamo già cambiato il modo in cui milioni di persone in tutto il mondo pensano all'allenamento, alla nutrizione, alla salute. Forse è giunto il momento di cambiare anche il modo in cui pensiamo alla proprietà e alla governance del brand che amiamo.

La prossima volta che invierete quel pagamento annuale per l'affiliazione, prendetevi un momento per riflettere: e se quei soldi, invece di essere semplicemente un costo, rappresentassero un investimento nel vostro futuro collettivo? E se, invece di essere solo licenziatari di un marchio, diventaste i custodi di un movimento?

L'idea può sembrare provocatoria. Ma le grandi rivoluzioni spesso iniziano con una semplice domanda provocatoria. E forse, proprio ora, è la domanda giusta al momento giusto.

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