27 Marzo, 2023   Business - Tempo di lettura circa 7 minuti.

Box Owner o schiavo di se stesso?

 

Box Owner o schiavo di se stesso?

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Oggi vi voglio parlare della giornata del Box Owner che, a seconda di come è organizzata può letteralmente trasformarlo nello schiavo di se stesso. E credetemi, non sono casi così isolati ma, anzi, la maggior parte dei Box Owner fa una vita da schiavo che inizia alle 05:00 del mattino, per concludersi nei migliori dei casi alle 22:00.

Lo One Man Band

Si potrebbe pensare che un Box Owner sia una persona fortunata dato si è trovato un lavoro che gli piace e con il quale si diverte, in realtà dopo il primo periodo di attività, i Box Owner non si divertono più così tanto perchè tendono a concentrare tutto il lavoro su se stessi invece che assumere dei collaboratori, con il risultato di andare presto in burnuot. Quindi il Box Owner, spesso, è quello che si dice uno “one man band” ovvero uno che fa tutto da solo. Dalle classi alle pulizie, dalla gestione degli abbonamenti al marketing, dai social alle trattative con i fornitori, dalle gare all’organizzazione di eventi, dalle riparazioni alla manutenzione, dalla contabilità a praticamente ogni altra cosa che vi può venire in mente e naturalmente, non puo mancare il tempo per allenarsi.

Il risultato è che quasi sempre fa tutto male, non ha tempo per la sua crescita personale, ne per divertirsi, passa poco tempo con la famiglia e soprattutto guadagna meno di quanto guadagnava prima, lavorando per qualcun altro, oltre che ovviamente ad accumulare una quantità infinita di stress che lo mette k.o. in poco tempo. Per non parlare dell’impossibilità di ruiscire a far crescere e scalare il proprio business.

Ora qualcuno di sicuro obietterà che per avere dei collaboratori bisogna pagarli e che se con il Box non si incassa abbastanza per farlo, districandosi tra costi di ogni genere, bisogna arrangiarsi a fare tutto da soli. Qualcun altro, in preda ad un delirio di onni potenza, potrebbe osservare che “se non le faccio io le cose, nessuno le fa come me”, dimenticando che tutti sono sostituibili e per niente indispensabili. In realtà nessuno di questi due fatti è un’impedimento ad organizzarsi diversamente ma si tratta di vere eproprie barriere mentali e pregiudizi che impediscono la crescita sia del Box, sai di chi lo gestisce o possiede. Anche se nel caso delle associazioni i veri padroni sono i soci per cui, aprendo un tale Box, il nostro “Owner” non è altro che uno che lavora sottopagato al servizio dei soci che sono i veri proprietari del tutto. Non ci avevate mai pensato?

Con il mio lavoro, conosco Box Owner perennemente stressati e pieni di repoccupazioni e animosità, convinti che il loro problema siano i clienti “troppo esigenti”, senza capire che il vero problema sono loro stessi e la loro visione del mondo, unita all’incapacità di delegare e fidarsi delle altre persone. Di questi One Man Band ne conosco tanti davvero, che poi sono delle bravissime persone con il solo problema di non essere in grado di vedere le cose nella giusta prospettiva e di essersi imbarcati in qualcosa più grande di loro che scoprono di non riuscire a gestire correttamente, pur credendo di essere in grado di farlo. E più sono si sono incasinati e meno vedono che il problema è la loro impostazione mentale limitata e la totale mancanza di una visione imprenditoriale di ciò che fanno.

Per rincarare la dose, aggiungo che moltim nel tentantivo di fare da soli, si vanno ad incasinare ancora di piu, semplicemente perchè non disponendo delle competenze necessarie ma spesso solo dei famigerati “cuggini”, si affidano a loro per affogare sempre di più nelle complicazioni e dover alla fine ricorrere a qualcuno che “ci metta una toppa”. Lo dimostrano quelli che non hanno idea di come gestire le incombenze legali delal loro ASD, così come lo dimostrano quelli che hanno dei profili social inguardabili. POteri proseguire per intere pagine ma non voglio infierire. Il punto è che da soli non si va da nessuna parte e si finisce con il perdere pure quesi quattro gatti che popolano il Box.

Vi presento Gianluca

Gianluca ha un Box un centro Italia e devo dire un gran bel Box. Stranamente non è stressato come la maggior parte dei Box Owner e si ocupa molto attivamente della sua gestione lavorando, come è giusto che sia, al massimo 8 ore al giorno. Va beh, diciamo 10 se contiamo anche il lavoro di networking che certamente non si fa mancare. Come tutti i Box Owner anche Gianluca si allena almeno un’oretta e mezza al giorno, solitamente nel pomeriggio, mentre per il resto della giornata si occupa della gestione del Box, lasicnado che alle classi ci psensino i suoi collaboratori, cosÌ come alle pulizie ed alla gestione dei social media a cui partecipa come “attore”. Ma quindi cosa fa Gianluca nel suo Box? Fa l’imprenditore.

Siccome la pianificazione è essenziale per un business di successo, Gianluca passa il suo tempo a pianificare, le attività di marketing, gli eventi, gli orari delle classi, le attività di formazione per i propri istruttori e collaboratori, i processi di sviluppo del business, le strategie di crescita, verificando che tutto funzioni come programmato ed eventualmente correggendo il tiro. Gianluca ha svilupato una solida conoscenza della gestione finanziaria del proprio Box  è quindi gestisce i costi, le entrate, le spese del Box e tiene traccia delle finanze in modo preciso, seguendo un preciso piano finanziario a lungo termine che a suo tempo ha preparato per il Box.

Come ogni imprenditore che si rispetti, Gianluca conosce il proprio pubblico di riferimento e e si occupa di sviluppare una strategia di marketing efficace per raggiungerlo. Cio include anche la creazione di contenuti per i social media, la pubblicità online e offline, la partecipazione ad eventi di networking e la collaborazione con altri professionisti del fitness ed altri professionisti che svolgono attività affini alla sua.

Non si preoccupa più di tanto ne delle classi, ne del loro funzionamento perchè ha imparato a scegliere i giusti coppaboratori, selezionandoli con criteri precisi ed ha formato il proprio team di istruttori e collaboratori, tutti pagati ed inquadrati ne migliore dei modi. Inoltre fornisce loro feedback costante, supporto e motivazione, proprio come un coach sportivo fa con il suo team. Anche se i clienti sono gestiti da Veronica, la sua receptionist addetta alla gestione dei clienti, Gianluca è molto attento alle loro esigenze, ascolta le loro richieste e fornisce con il suo team un servizio i ottima qualità, risponendo alle domande e alle preoccupazioni dei clienti in modo tempestivo e fornendo un ambiente di allenamento sicuro, pulito e confortevole.

Dato che il modello i Box creato al nostro amico, funziona molto bene e conta un considerevole numero di membri attivi e fedeli, Gianluca sta già guardando avanti pensando a come replicare questo moello da qualche altra parte e cerca di identificare nuove opportunità di crescita e sviluppo per il proprio business. Il resto del suo tempo lo passa con la famiglia e gli amici, seguendo tutti gli altri suoi interessi.

Niente scuse

Gianluca non è un’eccezione ma la regola. O meglio, nel mondo dell’impresa dovrebbe esserlo, perchè ha imparato a conoscere i suoi limiti ed a superarli circondandosi di collaboratori fidati che condividono con lui la stessa visione e la stessa passione per aiutare le altre persone ad essere migliori, non solo fisicamente ma in ogni aspetto delle loro vita. Lui, il suo team ed i suoi clienti crescono tutti insieme, come accade per ogni impresa di valore. Certo, non è facile essere come Gianluca, ma con il giusto atteggiamento mentale e la giusta guida, è possibile costruire un business di successo e fare la differenza. Non pensate che si possano raggiungere questi risultati seguendo solo i guru del web che promettono guadagni milionari senza fare niente perchè la cosa importante non è fare guiadagni ma avere una qualità della vita che permetta di fare quello che si desidera senza stress.

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