ASD: domande e risposte.
Molte palestre e Box si basano sullo statuto di ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) e in questo articolo abbiamo riassunto tutto quello che devi sapere sulle ASD, risolvendo i dubbi dei Box Owner.
Spesso chi gestisce le ASD non conosce bene il funzionamento di questa forma giuridica che qualcuno, di solito un commercialista, gli ha suggerito di adottare per risparmiare e ridurre se non eliminare a volte la pressione fiscale rispetto ad altre tipologie di societĂ , con tutte le conseguenze e i vantaggi che una ASD comporta. Nello specifico questo post risponde alle seguenti domande:
- Cosa è una ASD?
- ASD non riconosciuta Vs. ASD riconosciuta
- Chi gestisce e decide in una ASD?
- Chi ha diritto di voto?
- Quali sono gli obblighi contabili di una ASD?
- Cosa si intende per operazioni commerciali?
- Quali sono i vantaggi fiscali di una ASD?
- Cosa è il regime agevolato 398/91?
- Chi è responsabile penalmente e civilmente in una ASD?
- Come si deve presentare il bilancio?
- Chi decide lâacquisto di nuove attrezzature?
- Una ASD può fare pubblicità ?
- Eâ obbligatorio aderire ad una federazione Sportiva o a un Ente di promozione?Che differenza câè tra tesseramento, quota associativa e contributo associativo?
- Una ASD può proporre attività diverse da quelle previste nello statuto?
- Si possono fare delle prove gratuite anche senza tesserare le persone?
- Come si scoglie una ASD?
Cosa è una ASD
LâASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) è unâentitĂ sportiva che ha come scopo principale la promozione e lo sviluppo dello sport dilettantistico. Questa forma di associazione non persegue fini di lucro e deve reinvestire gli eventuali utili nellâorganizzazione e nellâattivitĂ sportiva stessa, senza distribuirli tra gli associati.
Le ASD che rispettano i requisiti specifici e gli obblighi normativi nella fase di costituzione e di gestione, hanno diritto a diverse agevolazioni fiscali.
Il Consiglio nazionale del CONI ha definito i criteri per distinguere lo sport dilettantistico da quello professionistico. Lo sport professionistico si basa sullâesercizio continuativo e retribuito di discipline sportive regolamentate dal CONI da parte di atleti, allenatori, direttori tecnico-sportivi e preparatori atletici qualificati dalle federazioni nazionali. Le ASD non possono svolgere lo sport professionistico, ma solo le societĂ per azioni (S.p.A.) o le societĂ a responsabilitĂ limitata (S.r.l.).
ASD non riconosciuta Vs. ASD riconosciuta
La procedura di costituzione di unâassociazione non riconosciuta è piuttosto agevole e non comporta alcuna verifica da parte dellâautoritĂ amministrativa. Normalmente, può bastare un accordo orale tra i soggetti che vogliono svolgere lâattivitĂ . Tuttavia, se lâassociazione intende assumere la forma di ASD, la forma scritta è indispensabile.
Il patrimonio dellâassociazione non riconosciuta è denominato FONDO COMUNE ed è formato dai contributi degli associati, dai beni acquistati con tali contributi e da tutti gli altri beni che giungono allâassociazione.
Il fondo comune non può essere ripartito finchĂŠ lâente è in vita. In unâassociazione non riconosciuta, i soggetti che hanno operato in nome e per conto della stessa sono responsabili personalmente e solidalmente con lâente degli obblighi o eventuali debiti assunti. Ciò implica che i membri fondatori sono responsabili anche con il loro patrimonio personale in caso di insolvenza dellâassociazione.
Lâassociazione riconosciuta, diversamente, ha la personalitĂ giuridica, il che implica che il suo patrimonio è completamente distinto da quello dei singoli associati. Per conseguire il riconoscimento, lâassociazione deve essere costituita mediante un atto pubblico, che deve essere richiesto presso gli uffici della Regione o della Prefettura â Ufficio Territoriale di Governo.
Dopo aver conseguito il riconoscimento e aver effettuato la registrazione nel registro apposito, lâassociazione acquisisce una piena autonomia patrimoniale, con la conseguenza che sarĂ responsabile esclusivamente dei suoi debiti con il proprio patrimonio. Tuttavia, il procedimento di riconoscimento è molto articolato e oneroso, richiedendo la redazione dellâatto costitutivo e dello statuto in forma di atto pubblico tramite notaio e il completamento del procedimento di riconoscimento presso la prefettura o la Regione competente. Inoltre, è richiesto un patrimonio minimo che oscilla da ⏠15.000 a ⏠50.000 come garanzia per i creditori dellâassociazione.
Per questo la gran parte delle associazioni sportive sono non riconosciute e si costituiscono depositando lâatto costitutivo e lo statuto presso lâAgenzia delle Entrate. Tuttavia, anche queste associazioni possono usufruire di agevolazioni fiscali e finanziamenti previsti per gli enti no-profit. In caso di debiti, prima risponde il patrimonio dellâassociazione e solo se questo non è sufficiente, il presidente e i membri del Consiglio Direttivo rispondono con il loro patrimonio, solo per gli atti a loro imputabili.
Dal punto di vista della gestione, lâASD ha una struttura organizzativa flessibile, il che significa che può essere gestita in modo informale senza la necessitĂ di avere un organigramma dettagliato o una struttura gerarchica ben delineata. Ciò però non preclude ad una ASD di essere organizzata come una qualsiasi altra impresa, al fine di ottimizzare la gestione ed il suo funzionamento.
Chi gestisce e decide in una ASD?
Gli organi di gestione di unâASD sono il presidente, il consiglio direttivo e lâassemblea degli associati. Il termine âassociatiâ indica tutte le persone che, iscrivendosi, esprimono la volontĂ di partecipare alla vita associativa, di rispettare le regole presenti nello Statuto e i principi etici enunciati e di condividere le finalitĂ , le attivitĂ e il metodo dellâassociazione. Gli associati partecipano direttamente alla vita dellâassociazione intervenendo allâassemblea e votando direttamente (se maggiorenni) per lâapprovazione e le modifiche dello Statuto, dei Regolamenti, per lâapprovazione del bilancio annuale e per la nomina degli organi direttivi dellâassociazione.
Il presidente è il rappresentante legale dellâassociazione e ha il compito di coordinare lâattivitĂ dellâorganizzazione, presiedere il consiglio direttivo e rappresentare lâassociazione nei confronti di terzi. Inoltre, il presidente ha il potere di convocare e presiedere lâassemblea dei soci.
Il consiglio direttivo è lâorgano di gestione dellâassociazione ed è composto da un numero variabile di membri, determinato dallâassemblea dei soci. Il consiglio direttivo ha il compito di definire le strategie dellâassociazione, di approvare il bilancio e di gestire lâattivitĂ sportiva dellâorganizzazione. Inoltre, il consiglio direttivo può nominare eventuali responsabili di settore, come ad esempio il responsabile tecnico o il responsabile delle attivitĂ sociali.
Lâassemblea degli associati è lâorgano supremo dellâassociazione ed è costituita da tutti i soci dellâorganizzazione. Lâassemblea ha il potere di definire le linee generali dellâattivitĂ dellâassociazione, di eleggere il presidente e il consiglio direttivo e di approvare il bilancio annuale. Lâassemblea dei soci può deliberare la modifica dello statuto dellâassociazione o lo scioglimento dellâorganizzazione.
LâAssemblea rappresenta tutti i soci in regola con il versamento della quota sociale e dei contributi annuali che risultino iscritti nel Libro Soci al momento dellâavviso di convocazione. Lo Statuto contempla la possibilitĂ per ogni socio effettivo di delegare un altro socio effettivo a rappresentarlo allâAssemblea generale mediante una delega scritta. Lo Statuto solitamente prevede anche un limite al numero di soci che ciascuno può rappresentare.
Solitamente, le modalitĂ di convocazione dellâAssemblea vengono descritte nellâatto costitutivo dellâassociazione. Tra queste modalitĂ possono essere previste lâaffissione di avvisi in bacheca o la comunicazione scritta, o altre forme analoghe. LâAssemblea deve essere convocata almeno una volta allâanno per approvare il rendiconto, ma può essere convocata anche ogni volta che se ne ravvisi la necessitĂ . Nelle associazioni riconosciute, lâAssemblea deve essere convocata quando almeno un decimo degli associati ne fa richiesta.
La partecipazione dei soci allâAssemblea può essere attestata da un registro delle presenze e da un verbale sintetico delle delibere adottate, conservati presso la sede dellâAssociazione. Tuttavia, tali elementi sono solo indicativi e ogni caso va valutato singolarmente. Le modalitĂ di convocazione e verbalizzazione dellâAssemblea dei soci sono elementi rilevanti per determinare la natura associativa dellâente e la sua effettiva democraticitĂ . In ogni caso, la trasparenza e la partecipazione dei soci alle decisioni dellâAssociazione sono fondamentali per il suo buon funzionamento.
Chi ha diritto di voto?
In unâASD, il diritto di voto spetta ai soci che hanno raggiunto la maggiore etĂ e che risultano regolarmente iscritti allâassociazione. Ogni socio ha diritto ad un solo voto in occasione delle assemblee dellâassociazione. Lâassemblea dei soci è lâorgano decisionale supremo dellâASD. Essa ha il compito di decidere sulle questioni piĂš rilevanti dellâassociazione, come lâapprovazione del bilancio, la nomina del presidente e degli altri organi di gestione, la modifica dello statuto e lâeventuale scioglimento dellâassociazione. In particolare, lâassemblea dei soci ha il potere di:
- approvare e modificare lo statuto dellâASD;
- nominare il presidente e gli altri organi di gestione dellâassociazione;
- decidere sullâapprovazione del bilancio dellâassociazione e sulla distribuzione degli utili eventualmente generati;
- deliberare sullâeventuale scioglimento dellâassociazione e sulla destinazione del patrimonio residuo. Inoltre, lâassemblea dei soci può anche deliberare su altre questioni rilevanti per lâassociazione, come ad esempio la programmazione delle attivitĂ sportive o la scelta degli atleti che parteciperanno alle competizioni. In ogni caso, le decisioni prese dallâassemblea dei soci hanno un carattere vincolante per gli altri organi dellâassociazione e devono essere rispettate da tutti i soci.
Le assemblee dei soci di unâASD devono essere convocate almeno una volta allâanno per lâapprovazione del bilancio dellâassociazione. Tuttavia, è possibile convocare assemblee straordinarie in qualsiasi momento in cui si ritenga necessario per discutere questioni importanti o urgenti. Gli osservatori, ovvero persone che non sono soci dellâASD, in genere non hanno il diritto di partecipare allâassemblea. Tuttavia, lo statuto dellâassociazione può prevedere la possibilitĂ di ammettere osservatori, ad esempio per motivi di trasparenza o per consentire la partecipazione di esperti in determinate materie. In ogni caso, gli osservatori non hanno diritto di voto nĂŠ di parola.
Il personale dipendente della ASD non ha di regola il diritto di partecipare allâassemblea dei soci nĂŠ il diritto di voto. Infatti, il personale dipendente è una categoria di soggetti distinta da quella dei soci, i quali sono coloro che partecipano alla vita associativa e ne condividono gli obiettivi e le finalitĂ . Tuttavia, a seconda delle modalitĂ di costituzione dellâASD e delle previsioni statutarie, potrebbero esserci delle eccezioni. Ad esempio, se lo statuto prevede la possibilitĂ di ammissione di soci âonorariâ o âbenemeritiâ, il personale dipendente potrebbe essere ammesso a farne parte e di conseguenza potrebbe partecipare allâassemblea e votare. In ogni caso, è opportuno verificare attentamente lo statuto dellâASD per comprendere in modo chiaro chi può partecipare allâassemblea e quale sia il diritto di voto.
La convocazione delle assemblee deve avvenire tramite una comunicazione scritta, inviata ai soci con almeno 8 giorni di preavviso rispetto alla data fissata per la riunione. La convocazione deve contenere lâordine del giorno dellâassemblea e indicare il luogo, la data e lâora della riunione. Inoltre, lâASD deve pubblicare lâavviso di convocazione sul proprio sito web o su unâaltra piattaforma digitale utilizzata dallâassociazione per comunicare con i propri soci. Le assemblee devono essere presiedute dal presidente dellâassociazione o, in sua assenza, da un vicepresidente o da un altro membro dellâorgano di gestione dellâassociazione. Durante le riunioni, i soci hanno il diritto di intervenire e di esprimere il proprio voto sulle questioni allâordine del giorno. Le deliberazioni dellâassemblea sono prese a maggioranza dei voti dei soci presenti o rappresentati.
Quali sono gli obblighi contabili di una ASD?
Gli obblighi contabili dellâASD variano a seconda se essa svolge solo attivitĂ istituzionale o anche attivitĂ commerciale. Nel primo caso, lâASD deve seguire gli adempimenti contabili previsti dallo Statuto, registrare tutte le entrate e le uscite e redigere un rendiconto economico-finanziario. Non câè obbligo di vidimazione dei libri contabili nĂŠ di tenere i registri IVA o emettere scontrini e/o ricevute fiscali, e la dichiarazione IVA non deve essere presentata. Se invece lâASD svolge anche attivitĂ commerciale, lâobbligo di contabilitĂ separata è inevitabile e deve tenere le scritture contabili obbligatorie.
Il rendiconto è un importante documento contabile-economico-finanziario che deve risultare chiaro, preciso e corretto, al fine di rappresentare in modo trasparente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dellâASD. Sebbene non sia un vero e proprio bilancio, il rendiconto rappresenta una versione semplificata dello stesso, prendendo in considerazione solamente i valori in âdare e avereâ. A differenza di una societĂ commerciale, la sua chiusura non genererĂ un utile o una perdita, ma indicherĂ soltanto una voce positiva o negativa da riportare nellâanno successivo. Nel rendiconto saranno inclusi elementi quali le quote associative, i beni, i contributi, i lasciti ricevuti, le donazioni, le sponsorizzazioni, e gli oneri sostenuti suddivisi per voci analitiche (costi del personale, spese varie), e cosĂŹ via.
Grazie a questo importante strumento, sarĂ possibile monitorare la situazione finanziaria dellâASD e prendere decisioni informate per il suo futuro sviluppo. Il rendiconto è predisposto ogni anno dal Consiglio Direttivo che lo sottopone allâapprovazione dellâassemblea entro quattro mesi dalla chiusura dellâesercizio sociale. Ai fini civilistici, le scritture devono essere conservate per dieci anni dalla data dellâultima registrazione cosĂŹ come le fatture, le lettere, i telegrammi ricevuti e le copie delle fatture emesse.
Cosa si intende per operazioni commerciali?
Gli enti non commerciali possono generare redditi di impresa derivanti da attivitĂ commerciali svolte in via secondaria, e in tal caso sono tenuti a richiedere un numero di partita IVA. Le attivitĂ commerciali comprendono la vendita di beni nuovi prodotti per la vendita, la fornitura di acqua, servizi di fognatura e depurazione, gas, energia elettrica e vapore, la gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale, la gestione di spacci aziendali, mense e somministrazione di pasti, il trasporto e deposito di merci, il trasporto di persone, lâorganizzazione di viaggi e soggiorni turistici e prestazioni alberghiere o di alloggio, servizi portuali o aeroportuali, pubblicitĂ commerciale, telecomunicazioni e radiodiffusioni.
Per determinare il reddito di impresa su cui calcolare le imposte, si applica il regime ordinario, salvo opzione per il regime forfetario da parte degli enti ammessi al regime di contabilità semplificata. Inoltre, è possibile optare per il regime piÚ favorevole previsto dalla legge 398/91, qualora i proventi da attività commerciali non superino i 250.000 euro nel periodo di imposta precedente. Le associazioni sportive che sono enti non commerciali sono obbligate a mantenere una contabilità separata relativa alle attività commerciali svolte, secondo le regole proprie del regime contabile cui hanno accesso o per cui optano.
Quali sono i vantaggi fiscali di una ASD?
Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), che rispettano i requisiti richiesti dalle norme e sono iscritte nel registro del CONI, possono accedere a specifiche agevolazioni fiscali. Ai fini fiscali, le ASD che non svolgono attivitĂ commerciali esclusive o principali sono considerate enti non commerciali (ENC) e possono beneficiare, a determinate condizioni, di ulteriori norme speciali a loro vantaggio. Anche se non rispettano i limiti e i parametri per la verifica della non commercialitĂ dellâattivitĂ effettivamente svolta, le ASD non perdono la qualifica di ente non commerciale stabilita nello statuto.
Il reddito complessivo delle associazioni non commerciali è costituito dalla somma di tutti i redditi prodotti, indipendentemente dalla loro destinazione (fondiari, di capitale, di impresa e diversi), su cui verranno calcolate le imposte. Sono esclusi dal calcolo del reddito complessivo i redditi esenti da imposta, quelli soggetti a ritenuta alla fonte o ad imposta sostitutiva su interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni, i fondi raccolti durante manifestazioni pubbliche occasionali e i contributi corrisposti da amministrazioni pubbliche in regime di convenzione o accreditamento.
Le associazioni che svolgono solo attivitĂ istituzionali e non hanno redditi di alcun tipo o dipendenti, collaboratori o lavoratori occasionali non sono obbligate a presentare la dichiarazione dei redditi e la dichiarazione Irap. Inoltre, le associazioni sportive dilettantistiche che non svolgono attivitĂ commerciali sono esonerate dallâobbligo di trasmettere il modello EAS allâAgenzia delle Entrate. Le prestazioni di servizi conformi alle finalitĂ istituzionali dellâente, non organizzate specificamente e il cui corrispettivo non supera i costi direttamente imputabili alla specifica attivitĂ , non sono considerate attivitĂ commerciali e non sono soggette a imposizione fiscale. Per quanto riguarda lâIVA, le associazioni sportive dilettantistiche sono esenti dallâimposta se svolgono solo attivitĂ istituzionali o se svolgono attivitĂ commerciali marginali. Inoltre, le ASD possono usufruire dellâesenzione IVA per le prestazioni sportive rese ai propri associati e per quelle rese ad altre ASD affiliate al CONI. Le ASD possono anche optare per il regime speciale IVA previsto dalla legge 398/91 se hanno un volume dâaffari inferiore a 400.000 euro annui.
Cosa è il regime agevolato 398/91?
La legge 398/1991 prevede condizioni particolarmente favorevoli che consistono in:
- modalitĂ specifiche per la determinazione del reddito dâimpresa
- modalitĂ specifiche per lâapplicazione dellâIva
- semplificazioni degli adempimenti contabili e fiscali.
Questo regime può essere scelto su opzione dalle associazioni che hanno avuto, nel periodo di imposta precedente, proventi derivanti dallâesercizio di attivitĂ commerciali non superiori a 250.000 euro. Nel primo periodo di imposta, il limite deve essere proporzionato ai giorni effettivi di durata dellâesercizio, ovvero al periodo che va dalla data di costituzione al termine dellâesercizio. Lâopzione per il regime agevolato è vincolante per un periodo di cinque anni a partire dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa allâanno in cui è stata esercitata lâopzione.
Dopo i cinque anni, la scelta si rinnova automaticamente di anno in anno, salvo revoca esplicita da parte dellâente. Tuttavia, nel caso in cui vengano meno i requisiti per lâapplicazione del regime agevolato, si decade automaticamente dal regime. Se si supera il limite di 250.000⏠il regime agevolato decade ed è importante precisare che la decadenza dal regime agevolato comporta la cessazione dellâapplicazione delle agevolazioni fiscali previste e lâobbligo di passare al regime ordinario a partire dal mese successivo. Questo cambiamento riguarda sia lâIva che le imposte sui redditi. Inoltre, è necessario considerare che si avranno due periodi di imposta distinti, soggetti a regimi tributari differenti, nel caso in cui si decada dal regime agevolato.
Le organizzazioni che optano per il regime fiscale della legge 398/91 sono esentate dalla tenuta delle scritture contabili, dallâemissione delle fatture e degli scontrini e/o ricevute fiscali (ad eccezione di casi specifici), e dalla presentazione della dichiarazione IVA. Tuttavia, sono tenute a:
- conservare copia della documentazione relativa a incassi e pagamenti;
- numerare progressivamente e conservare le fatture di acquisto e le fatture eventualmente emesse;
- annotare, anche con unâunica registrazione, i corrispettivi e gli altri proventi conseguiti nellâesercizio di attivitĂ commerciali, entro il 15 del mese successivo a quello di riferimento, su un prospetto riepilogativo, opportunamente integrato;
- annotare distintamente, nello stesso registro, i proventi che non concorrono a formare reddito imponibile fino a 51.645,69 euro le plusvalenze patrimoniali e le operazioni intracomunitarie;
- redigere annualmente il rendiconto economico e finanziario;
- fatturare le prestazioni di sponsorizzazione, le cessioni o concessioni di diritti di ripresa televisiva e trasmissione radiofonica e le prestazioni pubblicitarie;
- effettuare gli ordinari adempimenti previsti per eventuali acquisti intracomunitari;
- procedere alla liquidazione e al versamento dellâIVA entro il termine di liquidazione trimestrale;
- redigere, entro 4 mesi dalla chiusura dellâesercizio, un apposito rendiconto (entrate e spese) per le raccolte pubbliche di fondi, al quale va allegata una relazione illustrativa;
- effettuare la ritenuta dâimposta su compensi, indennitĂ e rimborsi corrisposti;
- presentare il Modello Unico Enti non commerciali e, nei casi in cui siano dovuti, il Modello 770 e il modello IRAP;
- tenere il libro soci e il libro delle assemblee;
- emettere titoli di accesso da appositi misuratori fiscali per le attività spettacolistiche diverse dalle manifestazioni sportive dilettantistiche; per le manifestazioni sportive dilettantistiche è consentito utilizzare titoli di ingresso o abbonamenti provvisti di contrassegno SIAE in alternativa ai titoli di accesso emessi tramite misuratore fiscale;
- rispettare le prescrizioni sulla tracciabilitĂ dei pagamenti: i pagamenti effettuati o ricevuti devono essere eseguiti tramite strumenti tracciabili se di importo superiore a 1.000 euro.
Chi è responsabile penalmente e civilmente in una ASD?
Dal punto di vista penale, il presidente di unâASD è responsabile delle azioni che commette nellâesercizio delle sue funzioni e che siano riconducibili a reati previsti dalla legge. Ad esempio, se il presidente commette un illecito penale come la frode fiscale o il maltrattamento di un atleta, può essere perseguito penalmente.
Dal punto di vista civile, il presidente ha la responsabilitĂ di amministrare lâassociazione in modo diligente e professionale, rispettando le norme statutarie e le leggi in materia. Se il presidente commette errori o omissioni nellâamministrazione dellâassociazione, può essere chiamato a rispondere in sede civile e a risarcire eventuali danni subiti dagli altri soci o da terzi.
Inoltre, il presidente ha la responsabilitĂ di garantire la sicurezza dei propri atleti e di tutti coloro che partecipano alle attivitĂ dellâASD. Se, ad esempio, un atleta subisce un infortunio a causa di una mancata manutenzione degli attrezzi o di una errata organizzazione dellâattivitĂ sportiva, il presidente può essere ritenuto responsabile per le conseguenze dellâincidente.
Come si deve presentare il bilancio?
Il bilancio di una ASD deve essere presentato in modo chiaro, preciso e completo, con lâindicazione di tutti gli elementi che lo compongono. In particolare, sebbene sia richiesto solo un semplice rendiconto delle entrate e delle uscite, il bilancio dovrebbe essere composto da due documenti principali:
- Lo stato patrimoniale: documento che rappresenta la situazione contabile dellâASD in un dato momento, indicando gli elementi attivi (ad esempio, i beni di proprietĂ , i crediti verso terzi, ecc.) e passivi (come ad esempio i debiti verso terzi, le imposte da pagare, ecc.).
- Il conto economico: documento che rappresenta il risultato economico dellâASD durante un determinato periodo di tempo (ad esempio, lâanno solare o lâanno fiscale), indicando i ricavi, le spese e il risultato netto dellâesercizio.
Inoltre, il bilancio dovrebbe contenere anche una relazione della gestione, che deve illustrare le principali attivitĂ svolte dallâASD durante lâesercizio di riferimento, nonchĂŠ gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere nel futuro. Il bilancio dovrebbe essere redatto secondo le disposizioni del Codice Civile e delle normative fiscali applicabili alle ASD.
Chi decide lâacquisto di nuove attrezzature?
In genere, la decisione sullâacquisto di nuove attrezzature allâinterno di una ASD viene presa dallâorgano di amministrazione, ovvero dal Consiglio Direttivo o dal Presidente, a seconda di come è stata organizzata lâassociazione.
Il Consiglio Direttivo è lâorgano di gestione dellâASD, composto da un numero di membri eletti dallâAssemblea dei Soci. Tra i suoi compiti rientra la gestione ordinaria dellâassociazione e la decisione in merito allâacquisto di nuove attrezzature.
Tuttavia, in alcune ASD può essere previsto un sistema di deleghe specifiche, in cui ad esempio il Presidente ha il potere di decidere sullâacquisto di determinate attrezzature senza dover necessariamente chiedere lâapprovazione del Consiglio Direttivo. In ogni caso, le decisioni sullâacquisto di nuove attrezzature devono essere prese nel rispetto del bilancio dellâassociazione e dei suoi obiettivi statutari.
Una ASD può fare pubblicità ?
In primo luogo, la pubblicità deve essere in linea con lo scopo sociale della ASD e non può essere usata per fini di lucro o di guadagno personale. Inoltre, la pubblicità deve essere moderata e non invadente, e non deve creare un vantaggio ingiusto rispetto ad altre ASD simili.
In secondo luogo, lâASD deve evitare di fare pubblicitĂ a prodotti o servizi che non sono strettamente correlati alle sue attivitĂ e scopi sociali. Infine, lâASD deve rispettare le leggi sulla pubblicitĂ in vigore nel paese in cui opera, inclusi i termini e le restrizioni sui messaggi pubblicitari. Ad esempio, in Italia, la pubblicitĂ deve rispettare le regole stabilite dal Codice di Autodisciplina Pubblicitaria e dal Codice del Consumo.
La pubblicitĂ di una ASD può avere come obiettivo sia la promozione dei corsi e delle attivitĂ che lâassociazione propone, sia lâinvito a nuovi soci ad aderire allâassociazione stessa. In entrambi i casi, la pubblicitĂ deve essere coerente con la natura non commerciale dellâASD, non può quindi avere scopi di lucro e non può essere finalizzata al perseguimento di interessi economici privati. Inoltre, la pubblicitĂ non deve creare confusione tra le attivitĂ dellâASD e quelle di unâimpresa commerciale.
Eâ obbligatorio aderire ad una federazione Sportiva o a un Ente di promozione?
No, una ASD non è obbligata ad appartenere ad una federazione o ad un ente riconosciuto dal CONI, ma se desidera partecipare alle competizioni sportive ufficiali o beneficiare di agevolazioni fiscali e finanziarie, deve necessariamente far parte di una federazione sportiva riconosciuta o un ente. In ogni caso, una ASD deve essere registrata presso il Registro delle Associazioni presso il Tribunale della propria sede e deve rispettare le norme previste dalla legge italiana per le associazioni sportive dilettantistiche.
Le ASD iscritte al CONI beneficiano di alcune agevolazioni fiscali, tra cui:
- Esenzione totale dalle imposte sui redditi delle attivitĂ sportive dilettantistiche, svolte in forma associata e non commerciale, percepiti dai propri tesserati.
- Esenzione dallâIVA per le attivitĂ sportive svolte in forma associata e non commerciale.
- Agevolazioni per lâacquisto di beni e servizi destinati alla promozione dellâattivitĂ sportiva dilettantistica.
- PossibilitĂ di accedere a finanziamenti agevolati a tasso zero per lâacquisto di attrezzature e la realizzazione di impianti sportivi.
Ă importante sottolineare che queste agevolazioni fiscali sono previste esclusivamente per le ASD che svolgono attivitĂ sportive dilettantistiche in forma associata e non commerciale. Una ASD che svolge attivitĂ commerciale camuffata da scopo associativo rischia sanzioni amministrative e penali.
Dal punto di vista amministrativo, lâAgenzia delle Entrate potrebbe contestare la violazione dellâart. 148 TUIR, il quale stabilisce che lâattivitĂ commerciale svolta da una ASD deve essere esclusivamente finalizzata al conseguimento dello scopo statutario e non può avere carattere prevalente. In caso contrario, lâASD potrebbe perdere il diritto alle agevolazioni fiscali e incorrere in sanzioni amministrative quali la decadenza dalle agevolazioni fiscali, la riduzione delle stesse o il recupero dellâIVA non versata.
Dal punto di vista penale, lâASD e i suoi rappresentanti potrebbero incorrere nel reato di frode fiscale, previsto dallâart. 2 del D.Lgs. 74/2000, e nel reato di autoriciclaggio, previsto dallâart. 648-bis del codice penale, qualora lâattivitĂ commerciale sia finalizzata alla riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Non meno importante, lâASD potrebbe incorrere in sanzioni civili, quali il risarcimento dei danni causati ai terzi o il pagamento di multe.
Che differenza câè tra tesseramento, quota associativa e contributo associativo?
Il tesseramento, la quota associativa e il contributo associativo sono tutti termini legati al funzionamento delle associazioni. Tuttavia, ciascuno ha un significato specifico.
Tesseramento: il tesseramento è solitamente una quota annuale che permette allâassociato di accedere ai servizi dellâASD. Se la partecipazione ai corsi prevede il possesso del tesseramento, allora il pagamento per il corso potrebbe includere il costo del tesseramento stesso.
Quota associativa: la quota associativa è un contributo che lâassociato paga allâASD per farne parte e sostenerne le attivitĂ . Se la partecipazione ai corsi prevede lâessere associati allâASD, allora il pagamento per il corso potrebbe includere la quota associativa.
Contributo associativo: il contributo associativo è un pagamento richiesto allâassociato per sostenere specifiche attivitĂ dellâASD, ad esempio lâacquisto di attrezzature o lâorganizzazione di eventi. Se il corso in questione prevede il supporto di specifiche attivitĂ dellâASD, allora il pagamento per il corso potrebbe includere il contributo associativo.
Ricapitolando, il pagamento per la partecipazione ai corsi può essere suddiviso tra tesseramento, quota associativa e contributo associativo a seconda delle modalitĂ di adesione allâASD e delle attivitĂ che si intende sostenere.
Una ASD può proporre attività diverse da quelle previste nello statuto?
Se unâASD propone attivitĂ diverse da quelle previste dallo statuto, si incorre in una situazione di illegittimitĂ , in quanto lo statuto rappresenta il documento che definisce gli obiettivi e le finalitĂ dellâassociazione sportiva dilettantistica. Pertanto, se lâASD intende svolgere attivitĂ diverse da quelle previste dal proprio statuto, è necessario procedere alla modifica dello stesso attraverso le procedure previste. Inoltre, è importante tenere presente che le attivitĂ svolte dallâASD devono essere coerenti con lo scopo e la natura dellâassociazione, altrimenti si rischia di compromettere la sua natura dilettantistica e di perdere i relativi benefici fiscali e amministrativi.
Si possono fare delle prove gratuite anche senza tesserare le persone?
In linea di massima, le sessioni di prova sono consentite dalle ASD, ma è sempre necessario rispettare le norme e le procedure stabilite dallo statuto dellâassociazione.
Inoltre, solitamente la partecipazione alle sessioni di prova è subordinata allâiscrizione dellâaspirante socio. Infatti, solo i soci tesserati possono partecipare alle attivitĂ dellâASD, a meno che non siano state previste eccezioni nel regolamento interno.
Pertanto, una sessione di prova senza aver tesserato la persona che prova non è consentita dalla maggior parte delle ASD. In ogni caso, è sempre opportuno verificare con lo statuto dellâASD e il regolamento interno quali sono le regole specifiche in merito alle sessioni di prova.
In ogni caso possibile modificare il regolamento per prevedere le prove, tuttavia è importante che sia fatto in modo chiaro e preciso. In particolare, dovrebbe essere specificato il numero massimo di prove consentite, le condizioni per la partecipazione alle prove, le responsabilitĂ della persona che effettua la prova e dellâassociazione sportiva dilettantistica (ASD) durante le prove, nonchĂŠ la procedura per richiedere e svolgere le prove stesse.
Per quanto riguarda lâinfortunio durante una sessione di prova, lâASD potrebbe essere ritenuta responsabile solo se è dimostrato che lâinfortunio è stato causato da una negligenza o da una violazione delle norme di sicurezza dellâASD stessa. In ogni caso, lâASD dovrebbe avere una copertura assicurativa adeguata per i rischi derivanti dalle attivitĂ svolte, comprese le prove.
Quindi se la prova è gratuita e non comporta lâadesione o lâaffiliazione alla ASD, non costituisce una violazione di alcuna norma. Tuttavia, è importante che la ASD adotti le necessarie cautele per prevenire eventuali infortuni durante la sessione di prova, al fine di evitare responsabilitĂ civili e penali.
Come si scoglie una ASD?
Unâassociazione può essere sciolta e chiusa per varie cause, ad esempio, la perdita del patrimonio, prolungata inattivitĂ o quando è diventato impossibile raggiungere lo scopo associativo. Per sciogliere unâassociazione e deliberare la devoluzione del patrimonio è necessario convocare unâAssemblea dei soci straordinaria e lo scioglimento dovrĂ essere approvato da almeno i tre quarti dei soci iscritti nel relativo libro soci. Il patrimonio dellâEnte dovrĂ essere devoluto a fini sportivi. PotrĂ essere nominato un liquidatore scelto anche tra i non associati. Il procedimento di scioglimento potrĂ risultare da un verbale di Assemblea degli associati, sottoscritto dai membri Consiglio Direttivo e da tutti gli associati presenti allâAssemblea. Occorre poi la redazione del rendiconto, documento che dovrĂ evidenziare lâeventuale patrimonio da devolvere. Dopo questi passaggi, i rappresentanti dellâassociazione dovranno chiudere il codice fiscale e lâeventuale partita Iva.
Risorse esterne:
articolo-90-legge-289-del-2002_1452680911
LEGGE 16 dicembre 1991, n. 398Â